26.9.09

The Gossip: Love Long Distance

Quella sciroccata di Beth Ditto e dei Gossip hanno lanciato il nuovo singolo, "Love Long Distance". Come pezzo non mi dice granchè, ed è sicuramente meno potente di Heavy Cross, ma il video come sempre è davvero simpatico e originale! Che voglia di scoppiare tutti quei palloncioni facciosi grrrr!


25.9.09

Basta che funzioni



Ed eccoci qui di fronte all'ultima creatura di Woody Allen. Lo dico subito, non sono nè un suo grandissimo fan nè conosco bene la sua cinematografia, quella che ha fatto la fama del regista e personaggio Woody Allen. Ho amato un suo vecchio film "Crimini e Misfatti". Mi sono appassionato in tempi recenti ai suoi film dopo "Match Point" che ho divorato ma ben presto mi sono accorto che era un caso unico, totalmente fuori dal suo stile. Sono rimasto tiepido di fronte a "Scoop" e "Sogni e Delitti". Mi sono irritato con "Vicky Christina Barcelona". Non ero quindi così intenzionato a vedere questo "Basta che funzioni" tanto più che dalle recensioni il protagonista sembrava cucito sulla figura di Allen.
Boris è infatti un vecchio divorziato, acido, misantropo, misogino, maschilista, razzista, intollerante, disadattato, ipocondriaco, agnostico, agorafobo, nichilista, pieno di fobie e arroccato sui baluardi della sua manifesta e ostentata superiorità culturale, nonchè aspirante suicida senza successo. Un giorno prima di rincasare fa la conoscenza di una ragazzina provinciale e un po' sciocca in fuga da casa e in cerca di ospitalità. Suo malgrado, Boris accetta e tutta la prima parte del film è incentrata sul meraviglioso scambio di battute e confronto di mondi tra Boris "l'illuminato" e Melody "la vermetta". Dapprima un peso, Melody saprà restituire a Boris l'umanità persa e lo terrà in vita fino a diventarne una baby moglie-badante... Dal canto suo Boris otterrà un clone femminile malriuscito di se stesso in cui tutte le sue visioni pessimistiche si fondono assumendo connotati surreali se pronunciati dalla "leggera" Melody. Finchè alla porta non bussa l'altrettanto caratteristica madre di Melody, portando scompiglio nella vita matrimoniale di questa coppia sui-generis... Di qui in poi la storia prende una piega se vogliamo più "consueta", con una dimensione corale dove ogni personaggio si libera delle proprie frustrazioni seguendo le sue reali aspirazioni.
Ma il vero film è il primo tempo, in cui Allen-Boris mette in scena tutto il suo io e la visione del mondo. Beh... probabilmente è proprio questa la chiave dell'ottima riuscita del film: è sulla carta un film che rispetta tutti i clichè (che tanto odia il signor Boris) del cinema di Allen, parla di Allen, il protagonista è un alter-ego di Allen, il film intero è Woody Allen. E devo dire che così, Allen non mi dispiace affatto, anzi rientra perfettamente in un tipo di umorismo, o meglio dire sarcasmo, che adoro. I dialoghi del film potrebbero essere un formulario di stoccate e freddure da tenere conservate e usare nei momenti più opportuni eheh. Ho un solo timore... da grande diventerà come il vecchio Boris? :S ... Chi lo sa, come dice Boris..."Basta che funzioni!" ;)

24.9.09

Pensiero del giorno



Limitando noi stessi, limitiamo gli altri

23.9.09

Ma come si può uccidere un bambino?



Ancora una volta il buon Filippo ha tirato fuori dalla sua grotta delle meraviglie un titolone datato, poco conosciuto ma con una portata innovativa da far impallidire gli horror più smaliziati di oggi. "Ma come si puà uccidere un bambino?" è una pellicola del 1976 firmata Narciso Ibanez Serrador. Horror, spagnolo e anche datato! Quanti preconcetti da sfatare e che spesso ci impediscono di scegliere un buon film solo basandoci su nazionalità e popolarità del regista... L'oggetto del film e la sua critica feroce alla violenza infantile, viene subito chiarito nell'incipit. Un susseguirsi di riprese e numeri dell'orrore (questo, reale) che mostrano gli infanticidi avvenuti durante l'Olocausto, durante il Vietnam e durante altre guerre civili delle quali vittime principali sono stati i bambini. Dopo questa lucida dichiarazione di intenti, la storia inizia nella più rilassata delle atmosfere con Evelyn e Richard, coppia inglese in dolce attesa, che sbarcano per le vacanze in una località balneare spagnola. Feste popolari, fuochi d'artificio e tanta gente.... Troppo caos per la coppia che decide di reindirizzarsi sull'isola di Albazòra, più tranquilla e a misura d'uomo. O di bambino? Una volta sul posto si accorgeranno ben presto che l'isola è deserta se non per la presenza di inquietanti bambini dal viso d'angelo che passano il tempo a sgozzare anziani appesi al soffitto o a torturare ignare turiste tedesche. In un climax di lucido terrore, i due si troveranno faccia a faccia con la peggiore delle scelte pur di aver salva la vita: si può uccidre un bambino?
C'è da dirlo: la tematica è forte e potrebbe essere indigesta ai più. Ma la portata agghiaciante della messa in scena proprone un messaggio altrettanto agghiacciante e non difficile da cogliere... L'uso dello "zombie-Movie" alla Romero, ovvero come veicolo per esprimere un messaggio critico di natura sociologica, è qui portato alla sua estrema rappresentazione: i bambini stanchi di essere le vittime inconsapevoli del mondo adulto, maturano una coscienza autonoma di gruppo che li porterà a ribellarsi e prendere il dominio sul nemico adulto. E a chi dovesse scandalizzarsi o impressionarsi nel vedere il povero Richard fare strage di angioletti per avere salva la vita, basterà portare indietro il film ai primi minuti... quella - purtroppo - non è fiction e quegli atti non stati compiuti da un unico uomo.
Un epilogo degno e non scontato conclude l'ora e quaratacinque di film con probabile omaggio alla notte dei morti viventi di Romero (o almeno, io l'ho letto così!). A quando un remake americano pieno di effettacci e completamente svuotato del suo senso?

Nuove star: Maria la fornara

Dopo tanto nervosismo, ci vuole un post più allegro.
Voglio presentarvi una delle tante star di You Tube da poco scoperta... La mitica fornara Maria o meglio nota come "Maria Pan De Filippi". Vabbè quando dice... DE-PRE-SSIO-N io l'adoro! E oltre questo ci sono parecchi altri video dove regala sagge opinioni popolari sui programmi spazzatura della nostra tv... e mica c'ha torto! Tutti a Santo Spirito a comprare la focaccia di Mariaaaaaaa!!!


22.9.09

Questo esame non s'ha da fare



Speravo di ri-tornare a scrivere qui portando delle buone notizie, ma ahimè non è così. Due settimane di reclusione per uno studio matto e disperato con lo scopo di riuscire a dare un esame entro...ieri! Direste voi, ci sono sempre gli appelli successivi! Ebbene no in questo caso... trattasi di un esame integrato, ovvero due corsi separati, seguiti e sostenuti separatamente con due professori diversi, ma che sono verbalizzati insieme con un unico voto. Apparentemente un vantaggio! Ma nella realtà non è così perchè sostenuto uno (come ho fatto io in data 4 settembre), ti obbligano a fare l'altro nell'ambito della stessa sessione... in caso contrario la punizione inflitta dai baroni universitari è l'annullamento dell'altra parte sostenuta. Evabbè studiare tanto non è mai stato un problema e si fa.
Arriviamo a ieri, giornata maledetta dal cielo, tuoni, fulmini e acqua a cascate... mi reco a Bari per sostenere finalmente sto benedetto esame alle 17 in punto (e già sull'orario scelto ci sarebbe da discutere). Come prevedevo, il caro professore non si presenta. Ha fatto così per tutta la durata delle lezioni, perchè non ripetersi? La segreteria ovviamente non è capace di aiutarti, il cellulare è spento e in dipartimento non risponde. Stamattina riusciamo a parlare con un essere umano di genere femminile dall'altra parte del telefono che neanche troppo gentilmente ci comunica l'assenza del professore per tutta la settimana e che non sa quando potremmo sostenere l'esame. Un avviso? Una mail? Un comunicato in segreteria? Noooo... sarebbe troppo rispettare i minimi obblighi del caso.
E io che stavo già pensando a come godermi questa settimana di inizio autunno dedicandomi a tanti film e alla cura di alcuni affetti un po' trascurati causa studio. Ci risiamo, ancora una volta, con il peggio dell'Università. Signori e Signore, anche questo è Biotecnolgie a Bari e non solo il servizio su Rai3.
Ma vaffanculo!!!!

11.9.09

Jacko Tributes


In questi giorni in cui tutti i mass media si danno gran da fare nel commemorare il buon Milke (o approfittarne x riempire i salotti televisivi di inizio stagione), preferisco parlare dell'altro Michael... Questi giorni sono stati realizzati due trailer che lo riguardano.
Il primo è uno degli spot per gli Mtv Music Awards '09 che si terranno tra due giorni e che saranno dedicati alla sua commemorazione. Doveroso da parte della festa della musica pop, genere che possiamo dire Michael ha ri-fondato. E questo spot è un omaggio semplice, delicato, elegante ed efficace. Mi ha conquistato.
L'altro invece è il trailer ufficiale di "This is it", il film-documentario in uscita il prossimo 30 ottobre e che mostrerà gli ultimi gioni di vita del Re, nonchè spezzoni delle prove ecc... Orribile! Con quelle immagini e quella musica sembra lo spot per le selezioni di un talent show più che un film commemorativo... Abbastanza inquietante. Vedremo che ne sarà di questo documentario, se saprà rispettare l'essenza di Michael Jackson o sarà solo l'ennesima ghiottissima occasione per far soldi con il suo nome.



9.9.09

About my future...



Domenica scorsa all'interno della trasmissione "Okkupati" di Rai3 (rubrica sulle prospettive e le realtà occupazionali dedicata ai giovani) è andato in onda un servizio sull'Università di Scienze Biotecnlogiche di Bari. Ovvero la mia =). E' stata descritta come un ottima realtà all'interno del panorama scientifico del sud Italia, con tanto di interviste al preside, e agli ex studenti che hanno trovato uno sbocco nel mondo del lavoro. Il dato sorprendente è la percentuale di occupati secondo Almalaurea ad un anno dalla laurea: ben l'80%! Beh certamente di questi tempi è esaltante sentirsi dire queste cose sul proprio percorso (soprattutto quando sei alla fine e inizi a pensare al dopo) e una percentuale del genere ti farebbe saltare di gioia ma... siamo sicuri che è tutto così bello? Dall'interno conosco anche l'altra faccia della medaglia. E se occupazione significa 3 anni di dottorato sottostipendiati (se va bene e risulti borsista da graduatoria) o un contratto di 6 mesi in azienda e poi "prego quella è la porta"... no grazie! E che ci resterebbe? La fuga dei cervelli?
Ansia e crisi sul futuro. Un futuro a cui devo iniziare a pensare seriamente dal momento che da qui a 6 mesi dovrò scegliere il mio secondo tirocinio. Una scelta che va attentamente ponderata in base ai piani post-laurea: restare, andare, dottorato, master, università, azienda??!Vabbè va.... per il momento accontentiamoci di questo servizio di belle speranze! =)


8.9.09

Fuck You / Empire State of Mind


In risposta al post musicale di Suami, due canzoni che mi stanno letteralmente tormentando questi giorni.
Dopo Not Fair, è ancora Lily Allen con questa "Fuck You" ad invadere il mio I-Pod... Ho letto che è stata dedicata a George W. Bush e alla sua politica. Infatti la simpaticissima lo manda bellamente a fan**** senza mezzi termini, ma con una vocina e una melodia degne di un cartone animato! Ho deciso che sarà il mio inno ufficiale quando manderò a mia volta a fan**** qualcuno XD. Anche il video è molto simpatico: forse vuole mostrarci la sua "visione" del mondo? Ahah. Mitica!

L'altro è un pezzo contenuto nel nuovo album di Jay-Z... Non sono un grande appassionato dell'hip-hop "pesante", ma questa "Empire State of Mind" è un formidabile duetto con Alicia Keys e una dichiarazione d'amore alla loro città: New York! Pare che presto verrà rilasciato come singolo e che i due performeranno ai VMA '09... Davvero curioso di vedere Mrs. Keys nuovamente in azione.

7.9.09

Semaforo Rosso (Cani Arrabbiati)

Continua il mio viaggio nel cinema di Mario Bava. Questa è la volta di "Cani Arrabbiati"... Per un regista conosciuto soprattutto per la sua filmografia horror, ancora un'incursione in un genere distante dal suo. Dopo la fantascienza, e il fumetto... è la volta del pulp! E che pulp ragazzi!!! Sono rimasto letteralmente a bocca aperta dopo la visione di questa pellicola del lontano 1974. L'inizio parte in medias res: una rapina, 4 banditi, uno scontro con la polizia, la fuga, il rapimento di un ostaggio (la splendida Lea Lander), il sequestro di un automobilista e via.... la folle fuga verso la salvezza che porterà i protagonisti e lo spettatore ad un finale completamente inaspettato. Quasi interamente girato in macchina, il film mostra una serie di elementi e situazioni che hanno fatto la fortuna del genere Pulp di Tarantino dimostrando ancora una volta come il fermento italiano di quegli anni non abbia nulla da invidiare al cinema d'oltralpe e che sia stato un'importante fonte nell'immaginario dei cineasti "fighi" di oggi. In quale altro cavolo thriller italiano trovate dei ladri che si chiamano Dottore, Bisturi e 32 (con tanto di spiegazione di questo pseudonimo!! ahah)?! Bava rocks! Gli attori (tra cui segnalo Don Backy nella parte del lucidamente folle Bisturi) certo non sono sempre all'altezza, e qualche leggerezza è sempre in agguato, ma ha un fascino e una presa talmente forti da farsi perdonare queste mancanze. La cudezza di certe situazioni potrebbe ricordare anche qualche aspetto del filone "Arancia Meccanica", "Funny Games"....nonchè leggo che le analogie con "Le Iene" di Tarantino si sprecano (ma non confermo per ahimè mancata visione de Le Iene - recuperare al più presto!). Rintracciarne una buona versione è impresa ardua. La gestazione di questo film è stata davvero complicata perchè non fu distribuito all'epoca causa fallimento della casa produttrice e negli anni seguenti è stato editato in paesi diversi con finali e titoli alternativi. Ma se provate a cercare "Semaforo Rosso" o "Cani Arrabbiati" dovreste imbattervi in una versione abbastanza decente e fedele!
Grazie ancora al mio amico Filippo che mi ha iniziato a questo regista! :P



5.9.09

L'amore si odia


Rapporti rapporti rapporti... Quante volte questo termine ricorreva nel mio vecchio blog e comincia a prendersi prepotentemente il suo spazio in questo nuovo. Perchè sono così ossessionato dall'andamento dei rapporti? Perchè l'amicizia, l'amore, l'affetto familiare sono per me i fondamenti della mia stabilità. In crisi quelli, in crisi io. Tutto il resto passa in secondo piano. Spesso sbaglio e mi ripeto che dovrei imparare ad essere più indipendente e staccato dalle turbe del cuore... Dovrei impedire alle passioni di schiacciarmi e prendere il sopravvento sulle attività, sugli obiettivi, sulla razionalità. E pian piano, di anno in anno, ci sto riuscendo... ma per un emotivo come me la strada è lunga. Anche questa estate come la scorsa è stata caratterizzata da scontri accesi, e rancori di troppo che però mi hanno visto meno protagonista rispetto ad eventi passati. Ho imparato a mettermi da parte quando è necessario, a parlare solo per me, a smettere di essere il portavoce, a smettere di cercare di unire tutti sempre e comunque. Perchè spesso davvero non ne vale la pena. Ci sono amici di una vita, anni, scuole, esperienze fatte sempre insieme... Ma i percorsi, le esperienze, le conoscenze o semplicemente la crescita ci cambiano. Spesso crediamo che un'amicizia debba mantenersi in nome di ciò che è stato e che essa ci sia sempre dovuta ma non è così... a volte bisognerebbe trovare il coraggio di ammettere di aver poco da condividere assieme. Oppure a volte fuggiamo perchè oramai queste persone ci conoscono così bene e noi altrettanto loro, da non avere più segreti, da non essere più stimolati, da far si che i nostri difetti prendano il sopravvento sui pregi? ... Rancori su rancori che si accumulano, gesti inconsulti e sciocchi teatrini quando servirebbe così poco per mettere da parte l'orgoglio e parlare senza filtro. Mi chiedo, è così difficile? Invece vedo che il più delle volte si tende a lasciar perdere, a trascinarsi, sperando che le cose si risolvano nel silenzio reciproco. Ma sono dell'idea che il non detto è la malattia peggiore di ogni rapporto umano. Come un tarlo, un parassita, si mette in un cantuccio e logora tutto ciò che di buono ti lega ad un persona, sostituendo il rancore a tutto il resto. Fragili, irrazionali, poco duraturi, mutevoli... Sono così i rapporti. Perchè così è la nostra natura: "L'amore si odia". Una frase davvero convincente che ho rubato dal nuovo singolo Noemi/Mannoia. L'amore, in tutte le sue forme, si odia... basterebbe poco per prendersi cura di se stesso e invece sembra sempre che faccia di tutto per portarsi all'autodistruzione.

 
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