12.10.09

Inglorius Basterds / Oggetti Smarriti / Flash Forward / Varie ed eventuali


Finalmente un po' di sano relax per tornare a scrivere qui sul mio caro blog... Appena nato e già abbandonato per due settimane. Ma in fondo i blog sono così, rispecchiano la vita di chi li cura e nelle ultime due settimane ho avuto un bel po' da fare/pensare.
Innanzitutto c'è da proclamare ai 4 venti che è finalmente conclusa l'epopea dell'esame... Dopo estenuanti sessioni di telefonate, e-mail, scleri, bestemmie, e ripetizioni allo sfinimento il caro Barone ci ha degnato di sostenere l'esame l'8 Ottobre...Ovvero più di due settimane dopo dalla data inizialmente prevista. Nel frattempo avrei potuto prepararne quasi un altro, che rabbia. Ma vabbè, finalmente è andata e un bel 30 da 8 crediti è conservato... La gioia più grande derivava dal non dover vedere più quelle dispense però, piuttosto che per il voto.

Nel contempo si è sovrapposta una piacevole novità nella mia vita... un modo simpatico e poco impegnativo di unire la mia passione per cinema, telefilm e lo sparare sentenze con la possibilità di guadagnare qualcosina a fine mese. Senza troppe pretese, sto svolgendo un piccolo incarico con entusiasmo... E questo mi soddisfa parecchio perchè permette di colmare l'altro mio lato, quello dell'aspirante critico che è spesso in lotta con la mente scientifica. Ora però che riniziano le lezioni e incombe più del previsto l'ennesimo esame, la sfida è saper conciliare tutti gli impegni.... Vedremo un po' come va, ma sono fiducioso :).


A proposito di cinema... Avrei voluto dedicare una bella recensione ad "Ingolorius Basterds", l'ultimo figlio di nostro signore Quentin Tarantino, ma è passata più di una settimana da quando l'ho visto e sarei artefatto. Ma qualcosa la voglio dire lo stesso.... Di questo film si è straparlato, e molti hanno gridato al capolavoro. Io dico che è un gran bel film, perfettamente nello stile di Quentin, in cui si recupera un bell'equilibrio tra Estetica alla Tarantino (laddove Grindhouse era solo questo) e contenuto, ma non è IL capolavoro. Certo, ha un incipit fenomenale con una splendida metafora tra razze e specie... Topi e Scoiattoli come Ebrei e Ariani: perseguitati gli uni, ammirati gli altri [ho trovato questo esempio davvero efficace. Lo userei per spiegare il razzismo ai miei figli]; presenta dei personaggi a tutto tondo come la glaciale Shoshanna, l'Orso Ebreo o il Cacciatore di Ebrei (interpretazione maestosa di Christoph Waltz, altro che quella faccia imbalsamata di Brad Pitt); ci porta al finale in un climax di adrenalina e teatralità che coinvolge a pieno lo spettatore in un'esperienza meta-cinematografica. Tuttavia non è esente da difetti.... La prima parte del film scorre troppo lentamente, inciampa nella lunga introduzione di Shoshanna, annoia nell'excursus sul cinema del Terzo Reich ed esaspera nel ritrovo le spie americane alla locanda. Infine mi sarei aspettato un maggior approfondimento del gruppo dei "Bastardi", che invece si limita ad un'interpretazione macchiettistica di Brad Pitt e all'ottimo Eli Roth che spacca teste naziste a suon di mazza da baseball. Ma come dicevo inizio, fine e alcuni personaggi/attori compensano queste mancanze... Devo dire che a proiezione conclusa sono stato abbastanza soddisfatto.

L'altro giorno invece riflettevo su quanto gli oggetti possano essere importanti per un uomo, non tanto per il loro valore economico quanto per la mole di sentimenti ed esperienze in essi riposti. Per strada ho perso un braccialetto a cui ero molto affezionato. Era un regalo, in un momento particolare della mia vita, che sanciva la rinascita di un rapporto importante, mi ricordava la Laurea, il Natale, la neve, la fine di un periodo buio e l'inizio della risalita... Era diventato la mia "Coperta di Linus" e scoprire di non averlo più al polso mi ha gelato il sangue. Mi sono sentito smarrito, quasi amputato. E' davvero assurdo che una cosa inanimata possa significare tutto ciò. Paura di perdere tutto ciò che ad esso è associato? Per fortuna le emozioni restano indelebili nel cuore e nell'anima, anche se non vederlo più sul mio polso mi rattrista parecchio. :(

Ultima nota di poco rilievo. Ho visto il pilot di "Flash Forward", la serie che annunciavano come erede di LOST e che stanno trasmettendo su FOX in quasi contemporanea con gli Stati Uniti. Mi è sembrato un guazzabuglio abbastanza noioso tra lo stesso Lost, Heroes e l'atmosfera post 11 Settembre. Per ora gli do il beneficio del dubbio e continuerò a seguirlo... Un episodio è davvero poco per giudicare, ma mi ha lasciato un po' perplesso.

Per ora è tutto. Dio quanto odio questi interventi omni-comprensivi!!!!

4 commenti:

Anna ha detto...

Ho visto Bastardi senza gloria, solo che anch'io come te inizialmente ho dimenticato di parlarne, magari ne approfitto qui. Non che ci sia molto in più da dire...Gran bel film, Tarantino c'è tutto, è indiscutibile. Il cast ben curato, ho adorato Melanie Laurent, francesissima e davvero molto bella. Al contrario tuo però, trovo che Brad Pitt sia entrato molto nel ruolo e anche il suo personaggio, seppure un pò scontato, era interessante, ovviamente niente in confronto però a Christoph Waltz. C'è però una cosa che continua a turbarmi, più di tutto il sangue che Tarantino ama spargere, più della storia che è riuscito a inventarsi, più di tutti i film che ha creato: gli ebrei l'avranno visto e apprezzato proprio come noi? Cosa avranno pensato guardando la scena del cinema che brucia? Vendetta giusta o inutile spargimento di sangue? E' solo una storia, certo, ma mi ha fatto effetto ugualmente...

Anonimo ha detto...

Beh, devo dire che è un aspetto importante quanto ambiguo quello che sottolinei. Dal nostro punto di vista, sappiamo bene che Tarantino non ha scopi moralistici-sociologici-antirazziali... Benchè cmq questo messaggio venga lanciato, il suo obiettivo + grande è sempre quello di divertirsi e fare il cazzaro. Tuttavia come te anche io mi chiedo se gli elebrei, e i figli di coloro che sono sopravvissuti all'Olocausto sappiano riderne come noi o non accettino questa ri-scrittura della storia benchè a favore della loro "vendetta".
E' un tema talmente spinoso quello dell'Olocausto che è proprio difficile pronunciarsi...

7di9 ha detto...

L'autoreferenzialità di Tarantino è nota, ma Inglorious Basterds è fin troppo autoreferenziale, a parer mio. L'incipit, concordo, è splendido. Il resto è un misto di citazioni e atti d'amore verso un cinema più per cultori che per un pubblico generico. La questione razziale non credo si ponga, e infatti Tarantino è stato bravo a evitarla, concentrandosi sul gioco cinefilo nudo e crudo.

Un saluto, :)

7

Anonimo ha detto...

Che ci sia autoreferenzialità d'accordo... Ma se Inglorious Basterds lo è fin troppo, che mi dici di Grindhouse? L'esistenza e lo scopo stesso di quel film è l'omaggio al quel genere di pellicole degli anni 60-70!
Per la questione razziale dicevamo quello...non si pone per noi...ma siamo sicuri che non si ponga per chi è stato vittima dell'Olocausto o per i loro discendenti?

Grazie per il tuo commento :)

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