30.10.09

Julie & Julia

Questi weekend sono stati affollatissimi di uscite cinematografiche di grande richiamo e tra questi "Julie & Julia" è passato inosservato, nonostante la Streep sbanca botteghini e premio alla carriera del Festival di Roma. Di fronte a quest'abbondanza, anche io ero indeciso per cui mi sono affidato alla sorte: scartato "This is It" per considerazioni che richiederebbero un post intero, su tre biglietti ho scritto Parnassus - Oggi Sposi - Julie&Julia... La sorte non poteva fare scelta migliore!

Sala vuota tranne altre 5 persone, un po' di stanchezza di una giornata intensa e un'ottima compagnia mi hanno cullato piacevolmente nella doppia storia - vera - di Julia e Julie, fattore comune: l'arte della cucina. Con un impianto narrativo stile "Pomodori verdi fritti alla fermata del treno", ovvero una doppia linea temporale in cui prendono piega vicende incastrate tra loro, ci viene raccontata la storia di due donne così diverse ma che fanno della loro passione per la cucina un'arte, un modo per autoaffermasri e per riscattarsi dalla frustrazione di una quotidianetà non soddisfacente. Julia Child è un donnone di quasi 2 metri che si trasferisce in Francia causa lavoro del marito e occupa le sue giornate imparando l'arte culinaria francese prima, e facendone dopo un manuale, "Mastering the Art of French Cooking". Tal manuale diventa per decenni un punto di riferimento per tutti gli americani volenterosi nello sperimentare ricette francesi, ma - si precisa più volte - senza domestici! Nel 2002, una copia giunge nelle mani di Julie Powell, neosposina da poco trasferitasi nel Queens che trascorre le sue giornate in un cubicolo come consulente assicurativa. Frustrata dalla carriera non appagante, dalle miserie dei suoi clienti nell' America post 11 settembre e dal confronto impietoso con le amiche di successo, decide di rifare tutte le ricette di Julia Child nel tempo massimo di un anno. Perchè? "Di fronte ad un mondo più che mai dominato dall'incertezza, cucinare da sicurezza: mischiando certi ingredienti, sai che otterrai quel risultato", ci dice Julie. Niente di più vero... Il tepore della nostra cucina, il gesto fisico di impastare, di creare, la soddisfazione per un risultato conseguito, gli odori, il gusto, la sazietà, la condivisione di un dolce con la persona che ami sono capaci di ripagarti di tutte le fatiche della giornata.

Parrallelamente Julie decide di rendere pubblica la sua avventura su un blog (divertentissime le scene in cui va a caccia di lettori, mi ci rivedevo, lol!) e così di ricetta in ricetta, di lettore in lettore, la sfida di Julie si interseca a quella di Julia che combatte i pregiudizi come donna americana chef di cucina francese e crea la sua opera d'alta cucina anche su carta. Per Julie arrivano il clamore della stampa, la fama, i riconoscimenti di tutti, meno quello di Julia nel 2002 che la definisce "poco rispettosa". Questo è stato uno degli aspetti che ho maggiormente apprezzato nel film, ovvero il non voler proporre un finale buonista a tutti i costi (come accadeva ad esempio ne "Il Diavolo Veste Prada"), ma di restare fedele al libro e alla vicenda. D'altronde non riesco a spiegarmi neanche io come proprio lei che aveva combattuto lo stesso pregiudizio, non abbia apprezzato l'opera di una sua "erede"...


Il film è una commedia deliziosa, e non solo perchè si parla di cucina. E' candida, fa sorridere senza far battute, ci sposta dal mondo quasi fiabesco della Francia di metà secolo a quello di desolazione dell'America del 2002 senza mai rendere gravosa l'atmosfera, ma sottolineando la mancanza di certezze e il bisogno di qualcosa di piccolo e sicuro in cui rifugiarsi che sia una cucina, una torta, un blog o un letto da condividere con il proprio parthner. Aggiungo che l'interpretazione della Streep è più Streeppitosa che mai (scusate lo sciocco gioco di parole) e con "Il diavolo veste Prada" e "Mamma mia!" conclude un trittico ideale di pellicole che hanno rilanciato non solo la sua carriera ma un modo nuovo e intelligente di fare commedia rosa. Tra l'altro ritroviamo la fortunata alchimia con Stanley Tucci, già assistente di Miranda Presley e qui nelle veci di marito. Per quanto riguarda Julie Powell (interpretata da una simpatica Amy Adams già Giselle in "Come d'Incanto")... la sua storia è a sua volta diventata un libro, "Julie & Julia. 365 giorni, 524 ricette, una piccola cucina". Quel libro, è diventato il film di cui vi sto parlando. Un incredibile travaso di esperienze e formati mass-mediatici!

Concludo con una stupenda citazione dal film:
"Tu sei il burro sul mio pane, e sei il pane della mia vita"

7 commenti:

Angelica S. ha detto...

bello sto film *__*
adesso che me l'hai descritto così lo voglio vedere...da molta speranza che le cose possano cambiare...in meglio e magari seguendo il proprio talento :)

Anonimo ha detto...

Sapevo che ti sarebbe piaciuto...
E credo amerai soprattutto la parte in cui Julie impazzisce per fidelizzare il suo blog XD

Anonimo ha detto...

bellissimo!!leggiti anche questa recensione!
un bacio! bello il tuo nome del blog!
http://www.r101.it/extra/libri_dettaglio/193

Anonimo ha detto...

Ciao ti ringrazio per la segnalazione e per il commento al titolo del blog :)
Torna quando vuoi a leggermi!

Anonimo ha detto...

Ciao Francè, eccoci anche qua...
ho visto ieri il film e concordo con la tua definizione... è Streppitoso!!!!
Vedendo il Film ho capito che le passioni vanno inserguite fino in fondo così ho deciso che è giunta anche per me l'ora di creare un mio Blog, anche se mio marito, vedendo come Julie Powell trascurava il maritino non mi è sembrato molto contento!!!!
Presto ti darò più info
ci becchiamo qua e là nella rete

Anonimo ha detto...

Ciao Claudia, che piacere leggerti anche qui! :)
Già, Julie rappresenta un po' tutti noi appasionati presi da tante altre cose e che rischiano di dimenticarsi di ciò che li fa sentire vivi... Quindi nel possibile mai abbandonarle le passioni, e questo piccolo blog è un modo privato e personale per renderle vive! :)
Quando vuoi, son qui... Dobbiamo potenziare questa rete di bloggers :P

Anonimo ha detto...

Ciao Francesco
la mia creaturina inizia a prendere forma....
se ti va di venire a dare una occhiata
http://mylunaspace.blogspot.com/

Posta un commento

 
Copyright 2009 Uno stupido costume da uomo. Powered by Blogger Blogger Templates create by Deluxe Templates. WP by Masterplan